“al di là delle parole”

La stasi diventa spietata falce
stretta alla mano raminga delle ore.
  S’affretta l’afa nell’inchiostro inciso
su e giù spingendo il costato.
 
Il pendolo è un vecchio
che sul far della sera calcola
le pieghe del giorno trascorso
con  rumor d’ossa.
 
Implora tregua la mente
 all’oscurità fuggita dagli occhi
quando il canto del gallo
con preciso tratto di compasso
segna nel silenzio della voce
 il limite di un mare.
 
Cristina Desogus