“Senza colpa mi trafiggi”

Gonfio di polvere  
i polmoni.
 
Annego d’aria
le mani.
 
Trafiggo di suoni
gli occhi.
 
La luce mai nata
del mio essere
è una perdita
trascurata dall’amplesso
fulmineo del tempo.
 
Percorro sabbie
rovesciando il cielo
ai tuoi piedi.
 
Troppo di me 
la pioggia
ha seminato
senza dissetare la lingua.
 
 
Cristina Desogus