Archive for Agosto, 2009

Controluce

sabato, Agosto 29th, 2009

 

Odioso inganno il tedio del giorno,
è una pena
impastata alle piaghe del vero
con fiori a stento recisi
e la foglia appesa al ramo
che sente la vita mentre docile cade.
 
Non dirmi addio respiro
quando giunge in controluce il tramonto
su e giù come formiche
dai tetti scivolano i giorni a venire
e le labbra d’ assenza  s’avvolgono.
 
Cristina Desogus

Quiete incompleta

venerdì, Agosto 28th, 2009
Gioiosa l’estate
raccoglie i propri colori
Settembre alle porte
impone le nuove piogge
ai fiori, ai pioppi
il cattivo vento
supplizio di spiriti folli
legati a foglie stinte.
I fianchi dell’alba
devoti al pensiero
schiacciano
al petto il respiro
quando incerti allentano
le pene dei giorni
annodati alle mani.
Silente l’estate miete
le rose e i profumi lontani
intrappolano la mente
lungo una lingua
di cielo ancora lucente
e il tramonto vince
la voce del mare.
 
 
Cristina Desogus

Sfumature di tempo e pensiero

lunedì, Agosto 24th, 2009
O tu,  battito d’ali  che dalla mente alla mano ti spandi
ferendo il tramonto e il cuore, raccogli un  frammento di me;  
senza far sgorgare il dolore se ti riesce gettalo via, lontano,
dove l’anima non possa più coglierlo.
 
Stretta al petto,  in mille sfumature di tempo mi sorride
la scia dissolta di una stella caduta dalle ciglia
… piange mentre  riconsegna alle fiamme il cielo e lo sguardo.
 
Nell’urgenza di vivere,  ancora ripete al mare il mio nome,
e si chiude nel respiro in cui scompare
struggendosi perché corre a morire nell’altrove.
 
Suona il pendolo; oggi è pago nelle sfumature di pensiero; 
libera le calde ore incompatibili con le mie gelide mani,  
al loro posto, un drappo nero veste contando le stelle
rimaste chiuse in giardini lontani
… là dove avidi i fiori coprono la terra con acerbi boccioli
le mute parole  s’ingraziano gli abissi
in cambio del riverbero che rammenta  agli occhi
la notte che sovente riposa nel mio abbraccio.
 
Cristina Desogus

Notti di te

martedì, Agosto 18th, 2009
Mi  urla l’ oscurità:
di notti laboriose come api,
di spiriti scalzi,
e foglie tramontate
nei venti giunti pazzi
ai piedi di un’alba
morta nell’ abbandono
di specchi
stritolati dal respiro.
 
Ti canto oziosa freschezza:
questa notte,
vestita
d’ inconsistente bruma
e  attesa
di un profumo salato;
del  miele messo da parte
sulla bocca dipinta
di desiderio,
e Te, pelle umida cercata
dentro un cerchio
di stelle chiuse nel pugno.
 
 
Cristina Desogus

“ChiarOscuro”

venerdì, Agosto 7th, 2009
Non sono muta,  né voce immolata alla notte;
pugnale  e spaccatura di  cosce
sanguino nel respiro bisbigliato all’orecchio
dalle ignominie del falso asserire;
ed è oscena movenza quando s’appella potente
il ribrezzo e l’insulto alle caviglie tue,
annosa puttana,  fasciata al demone del fuoco
ti strusci al respiro osannando
debolezze prigioniere di viscere scisse.
Sangue indomabile cola e ossessiona,
rallegrando il grembo e l’ intreccio d’ombre
cucito nei morsi rabbiosi della cagna, mai paga.
Non sono cieca, né ho sguardo coperto dal nero
di falsi quadri  appartenuti a  santi in lutto
che si sono impiccati alla debole carne.
Coraggio, volgi lo sguardo all’inferno!
Ti renderò, nel tempo, la pace dei vermi satolli
e la natura incorporea dell’ ombra  plumbea.
 
Cristina Desogus

Senza fretta

lunedì, Agosto 3rd, 2009
Qualcuno ha svegliato la dormiente che in me più non tace.
È il belare dell’agnello che va, inconsapevole, alla morte.
È il latrato del cane che chiama, disperato,  l’uomo sordo.
 
Ancora, senza fretta,  qualche riflesso sull’acqua;
il cielo e i rami a  gettarsi  senza paura. Poi, tutto sparirà
in miti cerchi  senza senso.
 
Durerà poco lo smeraldo dell’erba,
e l’alba lascerà spazio all’oro del giorno; ma c’è tempo!
 
Ancora un canto, un volo, e la notte sul fondo del lago
giace aspettando il tramonto.
 
Cristina Desogus