Di mille spade i giorni
sabato, Settembre 29th, 2012Sono così indecente in questo mio avanzare,
come un animale stanato dal predatore
ferita a morte nell’orgoglio e offesa nell’anima
mi accuccio nei labirinti illusi dalla mente,
come un corteo di vermi che cadavere affolla,
mi nauseo del fetore esalato dalla mia fame
d’amore, e lecco fanghiglia ogni giorno dentro
secche pozze placando labbra ormai inutili.
Nei tuoi silenzi mi conservo masticando ferro,
io burattino, senza lacci sono annodata
a questa miseria chiamata vita e sputo poesia
imparando dalle tue mancanze i miei difetti.
Cristina Desogus