Dolce arrivò l’alba in un fiore
sorrise oltrepassandomi
… senza far rumore
lenta si posò al volo di farfalla.
Cullami d’amore
tra i petali e il nettare
senza temer
che ape rubi la mia vita.
La mano della sera potrebbe
recidermi
imprigionando il respiro
dentro un vaso.
… è poca cosa
se avrò vissuto tutto un giorno
la notte calata sulla mia morte.
Cristina Desogus