Alba purpurea

Salata fu la morte
accordata
al cuor incantato
dalla mano
che luce spense.
Devoto complice
fu il raggio
chiuso negli occhi
della candida bocca
mentre fuggiva
al cospetto
dell’alba di Maggio.
Timidamente
posò ai miei piedi
i suoi petali innocenti
portandosi lontano
ogni ragione in pegno.
Un alba purpurea
legò al petto
un degno furto
racchiudendo l’altrove
di una sola vita.
 
Cristina Desogus