Un’ alba morente cinge la vita
con giro di serpe.
Non sarà estate, né inverno,
unicamente stille di sangue
e allucinazioni ferite.
Negli occhi
il nero riflesso dell’orrore
ricopre il mare
scivolando piano
dentro la pelle e le acque.
Un giorno, diverso dall’ oggi,
sfioravano l’erba i piedi e la vita.
Sorge pesante l’altra mano
flagellando le tue ore notturne:
ora dopo ora, estingue
la tua giovane età;
fiamma incastonata tra muri
coperti di paura e muschio
innocente.
Dimmi la verità, Figlio di Dio!
Sei l’uomo
e il divino sulla croce
che piange lacrime di sangue?
-Anche le sue?-
Perché, allora, le stelle
precipitano dai suoi capelli
rinnegando qualunque luce
per l’ inferno perenne?
Cristina Desogus
….. Anche se non sono sempre presente, sappi che sei sempre la mia più cara amica.
Ti voglio bene.
Un Abbraccio
Ale