Velluto nero
Perdonate labbra mie
l’imprudenza di un attimo
in cui l’istinto irragionevole
vi fece accostare
per troppo desiderio
ai voluttuosi petali
di quel fiore selvaggio.
Il loro profumo
rapiti i miei sensi
inchiodò voi
ai piedi di un dio
dall’ aspetto etereo
privo di grazia.
Un bacio rubato.
Impossibile
calice amaro vi porse
al posto del nettare
rifiutando preveggenza
del futuro…
lasciandovi cadere
sulle spine aguzze
di impietosi steli
senza verdi foglie.
(Criss)
quel sogno di bacio mai puo’ esserti strappato.
Usalo come vela verso labbra da non sognare, che non potranno certo esser amare.
Molto intensa questa adorabile poesia.
Mi ha fatto ricordare una persona che avevo quasi dimenticato.
Un abbraccio.
intensa e passionale.sublime la chiusa