Forse è morte…

Chi muore non si discosta più del dovuto
dal rumore di un sasso gettato lontano.
 
Forse è morte la linea slegata che realizza
il soliloquio incerto della pazzia;
 
nella goccia ritratta dietro allo specchio,
nell’opaco perimetro scavato di un volto.
 
Forse è morte lambire i tasti di un piano
a cui non occorre orecchio perché muto.
 
Forse era morte il tempo dei pianti,
ora si è chiusa nelle assonanze del nulla.
 
Cristina Desogus