(Foto scattata da Cristina D.)
Velo nero
Avanza lestra la maledetta notte
cingendo lo sperduto sguardo
di donna con nefasto velo nero..
Ad impedir sua salvezza contro
il crudel destino svelato s’ aggiunge
un cammino su tremula corda
sospesa tra pazzia ed equilibrio,
freddi cuscini e stridenti silenzi.
Eccola ! Avanzare tra viali vietati
ai caldi venti da alti cipressi.
Sguardo dritto e serrato
per non veder i suoi incerti passi.
Un passo..Il primo, e poi appresso,
un altro ancora, e il vuoto sussurra
con voce suadente spazzando
lontano ogni pensiero,
che a lei non porga malinconia.
Impone cammino a se stessa
tra misera gente, imprigionando
il suo io ad un angolo senza scampo
Vacillano ora i suoi passi ,
come le punte di quei cipressi
E sotto i suoi piedi scalzi
le viene a mancar la terra mentre
avanza lenta e stringe
al suo petto un mazzo di rose
intriso di lacrime sanguinanti
desegnando nell’aria la sua paura..
E suoi passi inchioda ad aculei
di specchi infranti e silenzi strazianti ..
Alla maledetta e impietosa notte dona
la musica dei suoi silenziosi pianti
strozzando con mille mani feroci
il suo respiro e ogni pensiero..
( Criss)
bellissima questa poesia lirica e soave
Non si può eludere sé stessi e le spine delle rose la notte… Bella lirica. Ciao, Pietro.
bella,
un abbraccio,
Sister