Io sono nessuno e non faccio poesia… però

Hai fatto caso quanto sei misera oggi luna, assegnando i tuoi raggi soffusi?
 
 Anche tu, come gli occhi della gente, oggi, abbassi lo sguardo di fronte ad un essere umano che muore nel sonno dal freddo. Lo vedi?  Guardalo!
E’ coperto da freddi cartoni, mentre bigotte matrone e ricchi signori si chiedono cosa indossare per il cenone di capodanno.
 
Hai fatto caso a quanto è triste, oggi la tua luce?
 
Come una donna che vaga di notte svendendo il suo corpo. La vedi? Guardala!
Mentre abbassa lo sguardo e porge la sua carne al miglior offerente, sperando che non abbia intenzione di farne pezzi da gettare in un fosso… e ha paura, ma deve mangiare, deve evitare di esser picchiata a morte… e vaga, fin quando l’alba non vede i suoi occhi con il rimmel colato, che le smaschera il viso distrutto.
 
Hai fatto caso a quanto sfuggi oggi dietro le nuvole,  per troppa rabbia?
 
Sarà per l’ esuberanza lasciata sulle strade da giovani vite che avevano fame di libertà, che avevano voglia di vivere il vento sfidandolo in pazze corse, di cui non si vedeva il traguardo fino al momento in cui… le luci si sono spente, la musica ha finito di urlare, e hanno iniziato a gridare solo le lamiere, sparse su una carreggiata d’asfalto coperta di sangue e morte.
 
Hai fatto caso, quanto oggi, tu luna, che ispiri quantità smisurate di poeti, a me che poesia non faccio, fai pensare solo alle beffe di questa vita infame, che nulla ci da e tutto trattiene, non per sua scelta, ma per nostra poca cura nell’averne rispetto, verso noi stessi… verso gli altri.
 
Hai fatto caso luna stasera, a tutto ciò che è accaduto, e come gli esseri umani hai fatto finta di niente.
 
(Criss)