Nei giardini dell’uomo

 

Nei giardini dell’uomo
contratti i seni dell’unica puttana
angeli caliginosi sfondano muri e cosce
a difesa di catene e artigli.
Si sgozzano respiri innocenti
succhiando orgasmi di falso coraggio
e amaro veleno di giunchiglie
usate a rammendo su tele maledette
pitturate con labbra di vergine.
Caos e colori tracciano limiti
di paradisi diversi nel luogo in cui
fratelli e sorelle svendono ossa
e gemiti martiri battuti fuori
dal ramo nato dall’odio.
 
Cristina Desogus