Dedico questo testo (adesso che posso pubblicarlo) a tutte le persone che oggi non possono rendersi conto che è la vigilia di Natale, a tutte le persone che dalla finestra di un ospedale vegliano chi amano osservando le luci accese per le strade sapendo che la vita scorre mentre accanto a loro giace un essere umano la cui vita è appesa ad un filo o a una macchina che da loro la vita. Dedico queste semplici parole a chi ama la vita e a chi pensa di non doverlo fare, di modo che si possa riflettere in merito al dono che ci viene concesso e che molti non riceveranno in questo Natale.
Vita apparente
Rifugge dalla mente
il sol pensiero di resa
mentre si osservano
quelle gocce lente
… lente come le ore,
che inesorabilmente
una appresso all’altra
cadono come
i giorni a venire
… e si confondono
nei ricordi di una vita
racchiusa
nei silenzi assordanti
supini su un letto.
Risuona l’eco
nel vuoto dei pensieri
di una voce silente
… di una presenza assente
che viaggia lontana
sorretta da un filo di vita
richiamata indietro
da un’immane speranza
che giace senza sorriso
al suo freddo capezzale.
… ed il profumo
dei fiori freschi,
dei giorni felici… ormai
si confonde
con l’odore acre
dell’attesa dei tristi giorni
in cui genitori
… sopravvivono ai figli
condividendo
un destino innaturale
che divide vita da morte.
Cristina Desogus
Auguri e un abbraccio Criss
Ti ringrazio per gli auguri e contraccambio piacevolmente
anche se, come hai potuto vedere, il mio blog non è molto natalizio 🙂
Molto bella la poesia che hai scritto, mi piacerebbe sapere da che cosa è stata scaturita
Carissima Cris, ti auguro un mondo di bene e che sia un Natale bellissimo
un abbraccio
Eddy