Ogni autunno…

 

Mi fermai ad osservare
una danza… La tua ultima danza!
Rapita da ondeggiar tanto leggiadro,
mi ritrovai a pianger per te,
lento e sereno ti accompagnò
il mio respiro nell’ultimo volo.
Raccontasti la storia, il modo di vivere
racchiuso nelle tue nervature,
mali e gioie nel ripetersi eterno del destino
rinnovato ad ogni stagione.
Riposa ora un poco sulla mia mano,
lascia che attenda il fato
giusto o crudele  che sia,
 ormai è arrivato.
… Lascia che attenda il ciclo vitale
che alla terra vuol farti tornare
per poi  domani
… Ritornar a farti danzare.
 
(Criss)

Una risposta a “Ogni autunno…”

  1. un eterno ciclo che forse fisicamente non ci appartiene…

    … eppur tutto di quello che siamo, rimane, anche se fosse solo come un libro in una vecchia libreria, che nessuno legge mai.

    Poi, un giorno…

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