Mi manca la verità
di questo giorno
che si è abbottonato
stretto alle ciglia.
Mi manca il senso
del pianto che slaccia
il seno dentro asole
troppo strette.
Mi manca la parola
delle luci spente
che sciolgono miraggi
dove non penetrano
nuvole mute.
Farneticante notte.
Svestiti per me, ora!
Voglio svanire
come il brandello
di spogli giorni.
Voglio vedere
sorgere esangue
il mio viso
nel cielo accorto
della notte
Mi manca il suono
del respiro sciolto
nelle gocce d’inchiostro
come coriandolo
caduto dall’ artiglio
di una rondine.
Cristina Desogus