Echi lontani
La candela sul comò
il tetto in canne
con impasto di fango e paglia
… quanto stavo bene
in quel lettone di ciniglia.
Una piccola finestra
e la luna che giocava
a nascondino con le stelle
mentre tu…
disegnavi per me meraviglie.
Stanche le palpebre
calavano il sipario
… ma non era mai buio
Neppure quando
… nel cuore della notte
inciampavo
cercando il bagno.
… ed era freddo
uscire fuori in inverno.
Oggi la tua voce dorme
nell’eco dei ricordi.
Ma il profumo
del tuo abbraccio
come allora sento
… e all’infanzia
corre il mio pensiero.
Sola, oggi cerco nel buio
disegni lontani
tra fredde lenzuola
… Al buio m’ abbraccio
sognando meraviglie
che più non vedo
neppure guardando
la luna e le stelle.
(Criss)
Sogni e ricordi di notti allietate dalle stelle, amare tenebre… Veramente molto bella, Criss, bravissima! Ciao.
Dolce serata,
Giulio
Una poesia che definirei un omaggio
per quello che quel “mentre tu…” del
nono verso sta a significare e che sembra racchiudere tutto lo scritto che ha tanti richiami che portano sempre lì……..a quel mentre tu…per cui la dolcezza pur notevole delle parole non sembra mai abbastanza.
Molto evocativo questo ricordo d’infanzia e dolcissimo, esposto con grazia nella maniera che sempre ti contraddistingue.
Bravissima per me!!!!
……….bluesax…………..