Non viene più la sera
senza che l’intero giorno
non rafforzi la supplica
della bocca schiava
del tuo gentile respiro.
Come la fiamma
che si inonda d’aria
e vive consumata
dentro l’indefinito,
e vive consumata
dentro l’indefinito,
così, ti voglio
nel tempo senza fine:
né presenza, né assenza
ma inscindibile
bisogno nella carne
e nello spirito che vive,
consumato di vita.
Cristina Desogus