"Senza rispetto"

Insaziabile
del rispetto spogliami
e d’orgasmo ferisci
il demone e l’angelo
legato al giogo
della bocca che semina
il ventre
d’irrequieta fame.
 
Cingi
le mie carni
di  bianche spume nate
in alto mare.
Strappami alla nuda terra
eclissandomi agli occhi
d’una perduta spiaggia
tra il rosso e l’indaco
del peccato
 
… ora divorami!
 
Cristina Desogus