Trittico

I
 
Ho immortalato l’attimo
in cui sdraiata
in un caldo campo di margherite
tu uno ad uno
coglievi i miei petali.
 
Il tuo respiro
… carezza calda di venti
sulla mia pelle candida.
 
Le tue mani
braci ardenti da cui prender vita
e lentamente sbocciar fiore
in alveare di nettare copioso
per nutrire la tua fame.
 
 

 II
 
L’istinto animale mi  ha preso,
 a te, dio mortale dico:

 

Prendimi adesso che puoi
non ceder passo al tempo
che affievolirà la mia carne
il tocco delle tue mani
non scivolerebbe lesto verso
quel fior dischiuso
che solo te attende
… adesso!
 
 
 III
Sciolti i capelli
che siano loro unica veste
del mio corpo
in questo talamo d’estasi
stanca e disfatta
dal vigore tuo maschio.
 
Essia!

Vieni, son qui che ti attendo
senza respiro
senza riposo
a te mi concedo
fin quando il giorno non svelerà
le tue palpebre stanche
io vivrò nelle tue mani
gemendo.
 
(Criss)