Così t’ immagino morte.
Un tenue color d’ azzurro
a cadermi addosso;
nel tuo abisso fiorito
fili di giada e pensieri legati
alle paure terrene.
Dei giorni sprecati,
solo nel volo delle allodole
rimarrà il rimpianto
ad invocare tregua al respiro
lasciato a terra
come un foglia al vento.
Così t’immagino morte.
Dimora visitata da ombre
incatenate al proprio dolore
intanto che il giorno
sorge maestoso
avvolgendo la brina sazia
d’erba e canti di primavera.
Cristina Desogus