Goccia di pianto muta

Mentre la solitudine avanzava
rivelandoci indifesi
la voce smarrita raccontava
di quell’amaro rigo
che tagliava il tuo viso.
Tra giochi di lumi consumati
e rincorse di venti
le mie parole divennero mute.
Sprofondò dentro l’anima
come scivola un petalo
staccandosi dal fiore
per poi posarsi sulla mano
bruciando mentre parla.
Ora è cicatrice sul cuore
e ad ogni tua assenza
sanguina parlandomi di te.
Ti avrei stretto Vita Mia.
Ti avrei stretto
più della mia stessa vita
e, l’ho fatto
mentre soffocavo inerme
tra le pieghe della distanza.
Solo alla crudele oscurità
ho rivelato allora come oggi
quanto inutile mi sia sentita
in quell’istante senza fine
dove nulla ho potuto
tranne vivere le tue lacrime
senza poterti abbracciare.

Cristina Desogus

 

2 Risposte a “Goccia di pianto muta”

  1. Intenso…ecco il giusto aggettivo a questo scritto. Una poesia dove ogni attimo è vissuto intensamente, dove la forza dell’amore supera davvero tutto, supera la lontananza, la solitudine, il dolore, per approdare come in una favola nella tua dolcezza che riesci poi così bene ed in maniera emozionante a trasmettere in ogni parola.Una poesia bellissima quindi densa di significati e di tanto, tanto amore!

    Bravissima!

    ………………..bluesax……………

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