Canti notturni

Non attraversò la notte
i fertili campi della mente.
Nel pergolato una insolita nenia
suonava il vento ai glicini
ritmate note di grilli.

Il dondolio della sedia
cullava il profilo spento
della luna legata ai fili d’erba.
Nel respiro stanco degli alberi
si svegliava il silenzio.

Spingendosi fino all’alba
affilati canti notturni si diffusero
come note dissennate di raganelle
paghe nella loro misera pozza.

Cristina Desogus