Fruscii di foglie

In un pomeriggio stanco d’inverno
ho schiuso ai miei occhi
la soglia dell’alba attesa.
 
Ho aperto le mani come varchi
disegnando parabole da seguire
per intraprendere un viaggio.
 
Le foglie rumoreggianti
erano tutte vestite
di giallo oro e verde smeraldo
come gli aghi di un pino
che può accarezzare il viso
del mio Cuore
in una vetrata aperta sui monti.
 
In quel momento
ho riposato illuminata dal Sole
sulla panca di legno
appoggiata al muro di casa.
 
Accanto alle scale
ho baciato le labbra del Paradiso
vestito di colori d’erba
e profumi d’azzurro,
di finestre rosse e viali angolati.
 
In quel pomeriggio stanco d’inverno
ho fatto un viaggio
nella terra che germoglia
sotto l’immacolata neve
con  colori d’attesa di un’estate
a m’è sconosciuta.
 
Cristina Desogus

Una risposta a “Fruscii di foglie”

  1. Un’altra poesia nel tuo ultimo stile che a me piace tanto.Allora…questa la leggo non come una semplice poesia d’amore ma una poesia con un qualcosa in piu’ che ha il suo culmine nella quarta strofa quando dici che il sole ti ha illuminata sulla panca di legno appoggiata al muro di casa…questa immagine, senza nulla togliere alla poesia che è tutta bella, è bellissima ed è descritta così bene che quasi pur io non conoscendoti riesco a vederti o comunque ad immaginarti e non penso sia così facile avere un simile effetto.Per entrare nel dettaglio anche quì parli di un amore particolare e grande dove solo il sogno sembra appartenergli…sembra quasi un amore nascosto sotto al freddo dell’inverno e al gelo della tua vita che nonostante tutto c’è e resiste…e ti illumina…

    Molto brava per me e questo ormai non è certo una novità!

    Ciao,ciao

    …………..bluesax………………

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