E senza dir nulla
ripulito sarà
il bianco granito.
Della mia ombra
vagante e vagabonda:
un sol ruscello
piangerà la notte
trascorsa
nell’attimo in cui
nuove felci
e incolte erbe
prepareranno un letto
di foglie morte
ad accoglier parole
da dissipar
nel caldo vento
che giungerà ansante
ai piedi tuoi
lontani.
Cristina Desogus
Tristezza e malinconia aleggiano, leggendo questa lirica, diventa dolcissima quando leggo: “nuove felci e incolte erbe prepareranno un letto di foglie morte”, mi ricorda il mio letto ideale.
con simpatia, il terrone