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Ed infine, crolla
in rovescio il tramonto.
Funereo il cielo;
è solo inane sfumatura
per lo sguardo.
Pioggia negli occhi,
il bacio di quell’aurora:
sui tetti, umidi
uccelli lavano l’affanno
dai fianchi;
e ti scorgo, in tremolio
improvviso di volo
effimera ebbrezza,
la tua fuga s’addossa
su scolorite labbra;
e ti incido in quel,
fumo riempiendo stasi
di vizio e veleno,
e godo di arsa visione
con stessa vanagloria
con cui ti amo.
Cristina Desogus