Scale per l’inferno

 

Soffocata ogni riflessione sensata
il cappio appeso al collo si mescola al lampo;
cade sopra una cartella anonima
sostituita a caso con quella degli schizzi
di una matita mozzata.
 
“È capitato, così.
Il sangue ha accettato un destino
casuale, e maledetto!”
 
Pesa la condanna senza appello;
il coraggio si consuma stretto alla branda
tra le maglie di quella coperta senza nome
 gravida di giorni,  e cifre consapevoli.

Vita infedele al vivere,
disposti sulla bilancia il macigno
e il pensiero del giorno filtrato
da sbarre ritagliate di paura,
 osserva ora, quanto
 
 lo sguardo di tutti è su tutti;
uno specchio scuro che di pietà riempie
le ultime angosce dei martiri
contati a ritroso dalla fede sconfitta.
 
Cristina Desogus