" Senza riposo "

Non rimango a lungo nello stesso spazio
giacché ogni luogo è sottomesso
al tempo mutevole per diritto naturale.
 
Della vita come dei pensieri
non faccio scorta né stringo
ciò che le stagioni perdono.
 
D’ogni estate disegno lunghi voli di gabbiani
e  snervanti corse di venti per domare l’onde.
 
Degli inverni ascolto il lento andare del giorno
le fughe del destino legate a una carezza mai lieve.
 
D’ogni autunno perdo memoria nella semina di ciò
che a primavera  muore quando il pianto resta muto.
 
Stringi il mio sguardo notte, ora,  se ti preme svelare
 
questo cappio di stelle che annulla distanze dove
il tempo è stessa direzione che corre fuori
 
… e dentro me.
 
Cristina Desogus