Vita

È un volo a metà.
Un planare di piume infangate
che pioggia non sbianca.
 
Dov’ è il senso
del respiro e dell’apnea
soffocati nel collo?
 
È indolente moltitudine
di lutti mai sepolti
di nascite mai concepite
di parti sterili spinti fuori
insieme al sangue
 
… e ancora vivo.
 
Nei liberi pensieri
galleggio
solcando i polsi
con stiletti affilati
dalla paura.
 
 “Vita affonda in me!”
 
Timorosa ritraggo la mano
e apro
un ultimo dialogo
con me stessa
liberando radici incolte
sprofondate dentro rocce
senza consistenza.
 
… e ancora vivo.
 
Un lento sbocciare
rinchiuso nello sguardo rarefatto
perduto nella luce
quando ho offerto la gola
al morso del buio.
 
Ti nutro vita
carezzando le tue chiome
mentre tu
con gli artigli
squarci il mio seno
che ti cresce
sapendo di morire.
 
Cristina Desogus