La parola, cos’è di fronte al presente degli eventi la parola?
E’ smarrimento in una landa affollata di pensieri vaganti.
E’ movenza taciturna di bambole senza espressione.
È cumulo di pagine grigie in cui la notte stanca non è arrivata al tramonto,
bensì, si è alzata lenta come una aspro rimprovero dal sapore acre
di canto senza voce che ha sovrastato ogni volontà di rivalsa.
La parola, eccelsa unione di sillabe, regalo elargito all’essere umano,
diadema con cui cingersi il capo… ma cos’è… adesso la parola?
Ora è nulla per me, è pane inacidito per troppo lievitare.
Sono stanca, non ho più forza per far nascere albe dove non sorge il sole,
voglio riposare! Voglio sdraiarmi in silenzio sul palmo delle mie mani
e conservare questo dono per un domani che sappia ascoltarmi.
(Criss)
Ho letto le tue parole stupendamente “scritte”…
Semplicemente…applaudo…
Con stima
Ros