Tempo dismesso

Poi giunse il tempo dismesso,
sistemò le carte a cerchio e colorò
bolle d’aria di pugni chiusi.
 
Luce fioca concepita nell’oscuro
e rimandata agli occhi dal silenzio.
 
Respiro tenace  seduto
sulle ginocchia accanto al forse.
 
Aria  velenosa impastata col fumo
da mani logore di nulla,
tra gelo e fiamme sul mio telaio
fili di parole ripescati dall’inferno.
 
Poi giunse l’alba, arazzi di marmo
nel nuovo giorno disposti,
 
divisa dal noi, unita nel sangue
con forma e sostanza
ho indossato la pelle del serpente.
 
Cristina Desogus