Archive for Novembre, 2008

Ombre

domenica, Novembre 30th, 2008
Scivolerebbero leggere come piume le parole
 
se il ghiaccio si sciogliesse dagli  occhi
… e invece, come nodi scorsoi si arrotolano
nelle mani mentre osservo linee spezzate
di pensieri e crudeli destini.
 
Scivolerebbero leggere come piume le parole
 
se questa maledetta puttana chiamata indifferenza
non  svendesse arroganza al miglior offerente
… e invece resta muta ad osservare
ingiustizie e violenza sulle strade del mondo.
 
Scivolerebbero leggere come piume le parole
 
se il  fuoco vincesse sulle lingue insincere
e le sentenze indegne
… e invece, dolore e morte trionfano
con il sostegno del dio denaro che,
sotto gli occhi di tutti avido conta
miserevoli spiccioli  agli angoli delle strade.
 
Scivolerebbero leggere come piume le parole
 
se il menefreghismo non rotolasse giù
da quelle scale che si dice portino al cielo
… e invece, dilagano le ombre nel mondo
gelando le mani di coloro che chiedono
un soldo di dignità  per poter vivere.
(Criss)

Io, Dolce Lacrima

sabato, Novembre 29th, 2008

Lacrime di inchiostro

sabato, Novembre 29th, 2008

(cliccare la foto per ingrandirla)

Non sto piangendo,non ho motivo di piangere adesso. E allora? Perché seguo il ritmo di quella nota di piano come ipnotizzata? È un do, un si, o un la… non so, non conosco pentagrammi ora. Non distinguo null’altro che il tintinnio di gocce pesanti quanto il piombo che cadono e  sporcano questo maledetto foglio.
Voglio uscire! Devo uscire, andare… attraversare la notte, vestirmi di buio… sentirmi lontano da tutto, da queste lacrime che porto a passeggio tra alti alberi e fruscii di vento. Li,  sono sicura scompariranno, la nebbia le assorbirà e io a tentoni percorrerò sentieri allontanando ogni giustificazione. Non abbiate paura lacrime mie, vi terrò sulle mani annegandovi nelle acque di qualche sorgente… ma voi, esalando l’ultimo respiro siate clementi, non chiedetemi il perché di questa strana notte tra sentieri nebbiosi accompagnati da note, perché vi racconterei la mia più grande bugia negandovi d’essere rimpianti travestiti da fiori stinti da cui i petali ostinatamente mai riuscirò a far cadere.
 
Criss

Sole…

venerdì, Novembre 28th, 2008

 (Cliccare la foto per ingrandirla)

Spegniti!
Oh tramonto
che affondi
il mio cuore
in quell’orizzonte.
Scolorati
rosso
che di malinconia
colori labbra
morenti.
Non hai luogo
 ad esistere!
Lui … lui sorge
ogni giorno
nel mio sguardo
a nuovo sole.
(Criss)

Giornate così…

giovedì, Novembre 27th, 2008
Forse…
 
Capita così
quando affiorano
pensieri
come gocce d’olio
sull’acqua.
 
Cosa sono?
 
Forse…
forse sono
lacrime d’anima
lasciate cadere
un tempo lontano
sul fondo di un bicchiere
mezzo pieno.
Si…
deve essere così!
Come quando
aprendo il pugno
si lasciano cadere
chicchi di grano.
Nessuna preghiera
nessun rimpianto
scorre oggi…
oggi no!
Nessun rigagnolo
sul viso.
 
Forse…
forse soltanto
un lento scivolare
di malinconia asciutta
veste questa giornata
di fine autunno.
Una di tante,
passate e future
… di quelle dove
malinconia e solitudine
emergono
senza dare respiro
dalle note
silenziose dell’anima
per velare lo sguardo
del mio sentire.
 
(Criss)

Pioggia

mercoledì, Novembre 26th, 2008

Lontano

mercoledì, Novembre 26th, 2008

Dissolvenze

martedì, Novembre 25th, 2008

Corre il pensiero…

lunedì, Novembre 24th, 2008
Illusioni
 
 
Notte e vento
tacciono
al delicato suono
di una lacrima
lontana,
nel silenzio
al mio cuore
si stringe
… e tu sussurri
 il mio nome
nel vuoto
soffocando respiro.
Notte e vento
liberano
in gocce di pioggia
tristezza
… allungo la mano,
e nell’ aria
disegno il tuo viso.
Non sparire!
Dolce illusione
… non sparire
in questa
notte di vento,
dove la luna insonne
è testimone
di noi sospesi
in palpebre chiuse
e labbra sfiorate.
 
( Criss)

Prendo la penna e scrivo… una poesia in un fazzoletto

domenica, Novembre 23rd, 2008
Di  notte
Tremule stelle
osservo aldilà
della  vetrata.
Sentieri
senza luna
e fiumi
senza acqua
attirano
la mia mente.
Tremule stelle
osservo
nel  passeggiar
di sorrisi
e croci silenti
inchiodate
a  pensieri
che  procedono
a passi stanchi
… e il vetro
all’improvviso
s’appanna.
(Criss)