Il mio Tempo

Ti ho perdonato Dolore
la risata stupida
conquistata con il trionfo
sull’eternità.
Con le lacrime
 ammassate sulle mani
ogni giorno risciacquo invano
dall’erba il sangue
e la notte
 uccido il tempo nelle gocce
 del palpito immemore
del pianto.
Tutto è appeso al vento
 anche la vita.
Nel silenzio suonano
 ancora,  e ancora echeggiano
le tue note.
 I passi tranquilli dei salici
sussurrano di te
alle acque limpide dell’ alba:
 
l’unica certezza
 per chi vive
 è  il seme della memoria
appassito ancor prima
di schiudere gli occhi
a primavera.
 
Io fin da ora con te muoio
e nell’acqua che gela le caviglie
 vedo la tua mano
che crudelmente getta fango
sulle mie labbra umide
di pioggia.
 
Cristina Desogus

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