Disgraziate le mani
sostituite
dallo sguardo cieco
che percorre precipizi
[oggi più di ieri].
Colpi sulla schiena
lasciati in eredità
all’indifferenza cinta
di carboni vivi
[oggi più di ieri]
sostituiti
all’ abbraccio pacifico
da bocca bugiarda.
Residui di cenere
sono i passi affidati
a sorrisi scalzi
[oggi più di ieri]
sostenuti dalle briciole
che spingono verso la rupe
quel masso in salita.
Vergogna
Debolezza
Dignità
Orgoglio
Paura
[di tutti].
Guardate la panca
È vuota.
È fredda.
“Nessuno” è morto
guardando un tramonto
opaco e stanco.
Guardate mani
sono occhi
i suoi dentro i miei.
Guardate!
Voi che non vedete
[oggi più di ieri]
il sangue gronda
da quelle croci.
Guardate!
Misere mani
dove appenderete
le parole ora?
Imparerete
oppure
le ucciderete
giorno dopo giorno?
[oggi più di ieri]
Cristina Desogus
Ciao Criss,
scusa se ci ho messo tanto tempo nel risponderti, ma da un po’ trascuro il mio blog e ho trovato il tuo commento solo ora…
Grazie per la visita e per il tuo commento!
Il tuo sito è davvero ricco…
Belle le tue poesie.
Ciao!