Il giorno
scavalca il tramonto
fingendo il chiaro
alle spalle
di una lama tagliente
quando sprona
alla voce muta
il passo.
Goccia di pianto
è una parete di cielo
sul sentiero.
Non
conoscerà il silenzio
quel taccuino con le pagine
divorate dal tempo.
Non
conterrà il sole
le primavere
delle pagine bianche
rimaste nel vuoto
di una rosa
con i petali appesi
al passato
senza profumo e colore
che in esse riposa.
Nessuno
concepirà il preferire
un manto di stelle
al giaciglio
spento del buio.
Non
saprà l’oscurità
la misura
della sua sconfitta
dinanzi alla luce scorta
in quello sguardo
che abbracciando
la morte
ho udito sussurrare:
finalmente
il mio cuore trema
per la vita.
Cristina Desogus
intanto mi complimento per la grafica del blog! da perfetta imbranata del web quale io sono riesco a gioire delle prodezze altrui.
poi ho trovato ad accogliermi rime di Emily che da sempre si ricamano nel mio cuore
e poi uffi, mi sonmo accorta che devo andare perchè è tardi e la poesia appena letta merita una approfondimento ulteriore
tornerò
serenità